venerdì 15 agosto 2014

Le Due Rivali: Le Indagini Segrete di Gabriele D'Annunzio

Le Due Rivali: Le Indagini Segrete di Gabriele D'Annunzio


Descrizione prodotto
Sinossi
Trama: Una conversazione carpita in treno da Gabriele D’Annunzio gli fa sospettare la possibilità di un delitto. Con la sua amante e collaboratrice, Eleonora Danieli, si trasferisce sulla Riviera Ligure, e più precisamente a Santa Margherita Ligure, per controllare che nulla accada al famoso pittore Ernesto Giribaldi, la vittima probabile.
E qui, proprio sotto i suoi occhi, avviene il delitto. Un delitto impossibile, in quanto, nella cabina da spiaggia in cui è avvenuto il misfatto, nessuno è entrato. Inoltre la cabina è stata tenuta costantemente sotto sorveglianza. Inizialmente si sospetta il suicidio, ma come si sarebbe ucciso? La ferita è proprio al centro della schiena, in un punto in cui la mano non può arrivare. E poi non vi sono armi nella cabina. Un mistero, un vero rebus.
Romanzo Breve di 30 pagine.

Estratto da Le Due Rivali


Quell'autunno era così dolce che il dodici ottobre, al mattino, parecchie famiglie, che avevano prolungato la loro dimora nelle ville di Santa Margherita Ligure, erano discese in riva al mare.
Questo si sarebbe detto, fra le rocce e le nubi dell'orizzonte, un lago di montagna, assopito in mezzo agli scogli che l'imprigionavano, se non vi fosse stato nell'aria quel qualche cosa di leggero, e nel cielo quei colori pallidi, teneri e indefiniti, che danno a certe giornate, in quella zona, un fascino particolarissimo.
E' delizioso! — mormorò Eleonora.
E aggiunse, dopo un momento:
Tuttavia, non siamo venuti qui per goderci degli spettacoli della natura o per domandarci se quell'enorme guglia di pietra che si drizza alla nostra sinistra fu realmente la dimora di Gabriele D’Annunzio.
Siamo venuti qui — disse il principe D’Annunzioin seguito alla conversazione che io ho sorpreso, due settimane fa, in una vettura-ristorante, tra un signore e una signora.
E di cui io non ho potuto afferrare nemmeno una parola...
Se quel signore e quella signora avessero sospettato per un solo momento che si fosse potuto afferrare una sola parola di quello che dicevano, non avrebbero fiatato, perchè quel che dicevano era di una gravità eccezionale. Ma io ho l'orecchio finissimo, e, pur non avendo potuto udire tutte le frasi, affermo che possiamo basarci su due certezze. La prima. Quel signore e quella signora, che sono fratello e sorella, hanno appuntamento oggi, dodici ottobre, a mezzogiorno meno un quarto, nella località detta Nozarego, con una terza persona, sposata, che vuole ad ogni costo riavere la sua libertà. La seconda. L'appuntamento, durante il quale si metteranno definitivamente d'accordo, deve essere seguito verso sera da una passeggiata sulle rocce a picco sul mare; alla quale passeggiata la terza persona condurrà colui o colei, non sono in grado di precisare, di cui cercano di sbarazzarsi. Ecco le basi della faccenda. Orbene, poiché io so che c'è, sopra Santa Margherita Ligure, una località detta Nozarego, tutt'altro che frequentata, noi siamo qui già da tempo per ostacolare il piano di quei malvagi personaggi.
Quale piano? — domandò Eleonora. — Perchè, infine, siete voi che supponete che vi sarà una vittima e che questa vittima sarà precipitata dall'alto delle rocce. Mi avete detto voi stesso di non avere udito alcuna allusione alla possibilità del delitto....
Infatti, ma ho sentito delle parole chiarissime relativamente al matrimonio del fratello o della sorella con la moglie o col marito della terza persona, il che implica la necessità di un delitto...
Erano seduti sulla terrazza del Circolo, di fronte alla scala che discendeva alla spiaggia. Dominavano, così, alcune cabine private, dinanzi alle quali quattro signori giocavano al bridge, mentre alcune signore discorrevano e ricamavano.
Più lontano, verso il mare, vi era un'altra cabina, isolata e chiusa.
Cinque o sei bimbi, con le gambe nude, giocavano nell'acqua.
Ebbene, no — disse Eleonoratutta questa dolcezza e questo fascino di autunno non riescono a distrarmi. Ad onta di tutto, presto tanta fede a tutte le vostre supposizioni che non posso, distrarmi dal brutto problema. Quale, tra queste persone, è la minacciata? La morte ha già scelto la sua vittima. Quale? E' forse quella donna bionda, che si dondola, ridendo? E' forse quel signore grosso che mima? Qual'è l'individuo che nasconde nel fondo del suo intimo l'idea del delitto? Tutta questa gente sembra serena e si diverte, tuttavia la morte si aggira all'intorno.
Finalmente — esclamò D’Annunziofinalmente anche voi vi appassionate! Non ve l'avevo detto, forse? Tutto è avventura e solo l'avventura ha valore nel mondo! Al soffio di quel che può accadere, eccovi tutta fremente. Partecipate a tutti i drammi che vi palpitano intorno, e il senso del mistero si sveglia in fondo al vostro essere! Con che sguardo acuto osservate quella coppia che arriva! Chi può sapere? Forse, quel signore vuole sopprimere sua moglie? Oppure è la signora che sogna di far sparire suo marito?...
I Giribaldi? Neppure per sogno! Sono una coppia eccellente. Lui è uno scultore e pittore di fama, lei una scrittrice di altrettanto valore. Ieri, all'albergo, ho parlato a lungo con la moglie, ed …....
E siete andata a letto con suo marito, non lo negate Eleonora. Volevate scoprire qualcosa: avete scoperto qualcosa? No, come immaginavo. Vi ha, per lo meno, soddisfatta?
Eleonora Danieli arrossì e disse, con un fil di voce:
Sì, è stato piacevole. E non dubito che voi abbiate…..
Oh, io ho giocato al golf con Ernesto Giribaldi che si dà delle arie di seduttore. Era raggiante per avervi avuta. Non mi ci è voluto molto per capire cosa era successo. E bastato nominarvi che i suoi occhi si sono illuminati ed ha assunto un’aria da pavone. Al contrario io non ho corteggiato la moglie che si vede lontano un miglio che ama, con tutta se stessa, il marito.
I Giribaldi si erano avvicinati, e con loro furono scambiate poche parole.
La signora Giribaldi, che indossava un costume alquanto audace che le scopriva le spalle, l’inizio del seno e i polpacci, raccontò che le due bimbe erano tornate quel mattino a Genova con la governante. Suo marito, impeccabile nella sua tenuta da spiaggia, indifferente alla presenza di Eleonora, si lagnò del caldo.
Isabella, hai la chiave della cabina? — domandò a sua moglie, quando ebbero lasciato D’Annunzio ed Eleonora, e si furono fermati in cima alla scala, a dieci passi di distanza.
Eccola — disse la moglie. — Vai a leggere il giornale?
Sì, a meno che tu non voglia far quattro passi con me.
Sarà meglio nel pomeriggio, stamattina debbo scrivere alcune lettere.
D'accordo. Nel pomeriggio faremo una gita sulle rocce.
Eleonora e D’Annunzio si guardarono con sorpresa.
L'annuncio di quella passeggiata era casuale, oppure si trovavano, contrariamente a quel che si aspettavano, proprio alla presenza della coppia che cercavano?
Eleonora tentò di ridere:
Il cuore mi batte violentemente. Tuttavia mi rifiuto assolutamente — ella mormorò — di credere a una cosa simile. Io e mio marito non abbiamo mai litigato, diceva ieri la signora. No, è chiaro che è una coppia che va d'accordo perfettamente, anche se lui non le è fedele ed io ne sono la prova. Avete visto con quanta nonchalance ha fatto finta di non conoscermi.
— Vero. Vedremo fra poco, a Nozarego, se uno di loro raggiunge il fratello e la sorella...

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