Mark e Claudine - La Villa del Piacere
di Eleanor LeJune
Mark e Claudine - La villa del Piacere è il seguito di Eleanor - Anima e Corpo
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Un giorno Eleanor, moglie innamorata e fedele di Jean-David, riceve da suo marito la sconvolgente richiesta di farsi possedere da lui e da un suo amico contemporaneamente. Titubante, dopo aver pensato a lungo alle conseguenze del suo gesto, accetta. Scoprirà così un mondo nuovo, ove la parola amore assume un nuovo significato ed il rapporto sessuale viene vissuto in un contesto di contrastanti sentimenti e di ricerca estetica del piacere. Il presente romanzo è il seguito di Eleanor e narra dell'incontro con una coppia, Mark e Claudine, che finirà in un'orgia.
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Un brano dal libro:
Nude, le due
donne fanno il bagno in un mare freddo e rigenerante.
Quando alla fine Jean-David
torna a chiudere la porta d'ingresso è buio, ma la luce alle finestre illumina Eleanor e Claudine, immobili al centro della stanza. Aspettano, nella quasi
oscurità, mentre la fioca e baluginante luce rossastra proiettata dal fuoco
respinge le ombre negli angoli facendole ondeggiare. Aspettano. Completamente
nude. Presto il momento che hanno atteso per tanti giorni giungerà.
I loro occhi grandi, immensi, enormi sono lampeggianti
e colmi di luce. Adagio, come se stessero prendendo parte a una cerimonia
sacra, fanno in modo che dallo specchio il bagliore delle candele si riversi
sui loro corpi senza veli.
Il vento notturno che investe la casa le colma di una
felicità tanto grande da costringerle a chiudere gli occhi nel tentativo di
trattenere in loro quella gioia, di impedire a quel momento di passare.
Sanno di essere graziose, ma ignorano quale
irresistibile fascino esercitano sugli uomini
quei loro visi deliziosi, nel cui ovale purissimo, di una luminosità perlacea,
scintillano sguardi incantevoli, dalle sfumature misteriose: sguardi carichi di
passioni ardenti, di promesse non rivelate, che si celano sotto la serica
frangia delle ciglia. Lo specchio riflette anche cascate di riccioli ramati e
fluenti capelli e bocche ribelli, simili a frutti polposi, la cui sensualità
contrasta in modo strano e affascinante con la classica perfezione dei
lineamenti.
Nel buio della stanza, provano tutti un senso di libertà:
la natura è sgombra, pulita, soltanto qualche raro uccello sfreccia in volo, ma
molto in alto, confondendosi nell'infinità del cielo. Non c'è nessuno che li
veda, nessun altro che il paesaggio. E il paesaggio, per l'occasione, è calmo e
indirizza un'occhiata immobile a tutto ciò che accade sulla spiaggia ed oltre.
Jean-David confessa che non sa come
iniziare.
Nella notte, le parole, le cose che essi formulano, i
misteri che suggeriscono, inondano gli animi.
Eleanor vuole avvicinarsi di più a Claudine e Mark. Vuole poter mostrare i suoi reali sentimenti e quelli di Jean-David. E’ aggredita da un vortice
di emozioni così intenso da provarne quasi nausea. Vuole tanto chiudere gli
occhi; sente il desiderio irrefrenabile di piangere accovacciata ai loro piedi,
di ringraziarli per il dono che le hanno fatto.
- Jean-David...., urla, mentre il fallo di
Mark penetra violentemente nel suo
retto, traforandola sino alla base dell’asta.
Il lungo indice affusolato del marito si posa sulle sue labbra, a calmare il grido. Gli si butta
contro. La sua carne è calda. Jean-David la bacia, a lungo. Le sue
labbra lasciano quelle di lei ancora vogliose, e la sua lingua scende a
leccarle la gola, e poi i seni nudi, con i capezzoli eccezionalmente sensibili.
Eleanor geme a bocca aperta, con le
palpebre abbassate.
Claudine, che sino a quel momento si
era dedicata a manipolare con la bocca l’asta di Jean-David, lo sostituisce nel bacio. Sulle sue calde labbra, Eleanor riconosce l’odore del pene. Un
orgasmo intenso la coglie mentre Mark
si sfila dal suo ano e si svuota nella sua vagina.
Il bacio tra le due
donne si fa sempre più profondo. Le dita di Claudine penetrano nella fessura ricolma di sperma. Eleanor cerca la vulva dell’amica e scopre che il marito si è ancorato nel fondo di essa.
Il pensiero dello stantuffo ritmico fa sbocciare dentro di lei un orgasmo che
le lascia il cuore martellante di eccitazione.
Benchè intorpidita dall’orgasmo, Claudine osserva con desiderio l’amica. Non si stanca di ammirare la sua pelle liscia e compatta dal
colore della magnolia, il suo corpo flessuoso eppure carnosamente ricco. E sono
le cosce piene, i glutei saldi e rotondi, le mammelle che sovvertono la legge
di gravità con la loro colma procacità estremamente mobile ma solidamente
eretta, i punti che automaticamente attraggono il suo sguardo.
I capelli corvini, lucidi e serici, dai riflessi
bluastri le nascondono i magnifici occhi verdi e la bocca sensitiva e golosa
che tanto la fa impazzire. Protende una mano ad accarezzarle la nuca, per poi
scendere dolcemente lungo la schiena falcata, sino all’apertura del sesso.
Con un brusco gesto del capo, Eleanor si libera dei capelli che le coprono il volto e si gira
verso Claudine per guardarla e
sorriderle con dolcezza.
La mano che stava masturbando con energia la verga del
marito, scivola senza premura sul
volto dell’amica, sfiora le ciglia
degli occhi e si sofferma sulla morbidezza delle labbra.
Odorano di sesso. Claudine,
nell’attesa che penetrino in bocca, ha un altro orgasmo.
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